TAVARNUZZE IN…FORMA – Focus Salute

Possiamo dire che si tratta di una cosa scientifica: stringere la mano di chi amiamo allevia il dolore. Sembra proprio così, il contatto fisico con la persona amata è un potente analgesico che riduce il dolore.

In caso di dolore, stringere la mano di chi amiamo, aiuta? Ad esempio le donne che hanno vissuto l’esperienza del parto assicurano di si. E oggi una ricerca condotta da un’equipe di studiosi delle Università del Colorado, di Haifa e di Parigi lo conferma: il contatto con il partner amato può essere un potente analgesico ed in alcuni casi dimezza addirittura la percezione del dolore. Gli studiosi hanno condotto alcuni esperimenti e hanno pubblicato i risultati sulla prestigiosa rivista americana Proceedings of the National Academy of Sciences. Gli esperimenti consistevano nel porre alcune donne in un locale tubolare dentro cui veniva immessa acqua calda che produceva sensazioni di diversa intensità. In alcuni casi l’uomo che amavano stringeva la loro mano, in altri casi era seduto vicino ma senza fare nulla, in altri casi ancora si trovava in una stanza vicina. Osservando i risultati degli esperimenti, i ricercatori hanno notato che le donne che stringevano la mano del compagno, nei momenti critici avevano una percezione del dolore dimezzata. E viceversa gli uomini dopo il contatto si dimostravano infatti più empatici e più precisi nel descrivere il dolore percepito dalle donne. Secondo i ricercatori i risultati hanno una spiegazione scientifica. Il contatto infatti può offrire due tipi di benefici: il primo è il rilascio di sostanze chimiche (neurotrasmettitori) nel cervello che rendono più tollerabile il dolore. Il secondo, invece, riguarda il fatto che recenti studi hanno dimostrato come il cervello delle coppie tenda a sincronizzare il battito cardiaco e le onde cerebrali, finendo per produrre, in alcuni casi, anche un effetto analgesico.

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