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Focus Salute
QUANDO E’ TEMPO DI DIRGLI ADDIO?
La crescita di un bambino è scandita da numerose tappe e per superare le stesse viene supportato ed aiutato dai genitori. Le rinunce a oggetti come biberon, ciuccio, pannolino e passeggino sono momenti delicati che possono anche provocare un importante carico di stress per tutti.
RINUNCIA AL CIUCCIO – Entro i 24 mesi
Premesso che nei primi mesi di vita il ciuccio non va dato in quanto spinge il neonato ad imparare soltanto movimenti di aspirazione e non quelli invece necessari e completi per bere il latto dal seno della mamma. Abbandonare il ciuccio aiuta il piccolo a separarsi dalla figura materna e a procedere verso una propria autonomia. E’ utile iniziare limitarne già l’utilizzo tra i 6 mesi e i 12 d’età, ricorrendovi soltanto quando si tratta di reale necessità. Coinvolgere il figlio cercando di spiegargli il percorso di abbandono, anche se non potrà comprendere e capire tante cose, porterà lo stesso a sentire la vicinanza ed il sostegno dei genitori.
Se non lo si fa?
Più si ritarda l’abbandono, più sarà faticoso raggiungere l’obiettivo successivamente. Oltre a questo può capitare di intercorrere, causa un utilizzo proungato, a problemi di tipo sanitario come deformazioni del palato, problemi di linguaggio.
RINUNCIA AL BIBERON – Entro i 24 mesi
Utile per far bere al piccolo alimenti liquidi, il biberon dovrebbe essere utilizzato quasi esclusivamente per latte e acqua. Si potrebbe iniziare a farne a meno a partire dai 6-8 mesi, passando ad altri oggetti quali ad esempio tazze con beccuccio.
Se non lo si fa?
Per alcuni bambini tenere il biberon in bocca può rivelarsi una cattiva abitudine, ancor più se nello stesso sono contenute bevande dolci e che quindi comportano maggiori possibilità successive di avere problemi sul peso del piccolo.
RINUNCIA AL PANNOLINO – Tra i 24 e i 36 mesi
Indicare un’età precisa è davvero difficile. Il periodo dell’anno migliore è sicuramente quello estivo, quando si è più leggeri come indumenti oppure si è al mare in costume. Intorno ai 24 mesi il piccolo inizia ad essere incuriosito dal water e i genitori sono in dovere di sostenere tale passo. E’ normalissimo che il bambino durante tale passaggio si bagni spesso, in quanto cerca di prendere confidenza con il controllo della vescica.
Se non lo si fa?
Prima di tutto cercare di capire il motivo per cui il bambino non ne voglia fare a meno in quanto si può spaziare, in casi di ritardi di abbandono, da problemi psicologici a problemi o semplicemente spie d’allarme di altra natura.
Rubrica in collaborazione con
Studi Medici Pubblica Assistenza Tavarnuzze
Erboristeria Il Ginkgo della Dott.ssa Rossana Parigi
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