La Scuola cerca di fornire gli strumenti migliori alle ragazze e ai ragazzi per riuscire ad orientarsi nel mondo che li circonda. Solitamente l’apprendimento viene inteso come quell’insieme di nozioni che concorrono a formare la conoscenza di teoremi, modelli, formulazioni matematiche e lessicali. Tali competenze verranno affinate tutto lungo il percorso scolastico obbligatorio, passando per il conseguimento della maturità e per sfociare, in alcuni casi, nel cammino universitario. Il percorso accademico è quindi uno degli obiettivi principali del nostro sistema scolastico che, però, negli ultimi anni ha cercato di compiere un passo importante nella valorizzazione delle competenze pratiche che servono all’interno di contesti diversi da quello scolastico. Sì, perché la Scuola deve cercare di rendere le ragazze e i ragazzi degli individui in grado di collocarsi in un ambiente di lavoro, di mettere in pratica quello che hanno imparato durante gli anni passati sui banchi e capire come, seppur collegati, il mondo della Scuola e quello del lavoro possano dimostrare caratteristiche anche profondamente diverse. Per questo motivo a partire dal 2015, con l’introduzione della legge n. 107, è stata introdotta l’alternanza scuola-lavoro all’interno del percorso scolastico superiore. Tramite questo provvedimento le studentesse e gli studenti, a partire dalla terza superiore, si cimentano in un’attività lavorativa, che possa essere simile o meno al loro indirizzo di studi, per affinare l’insieme di competenze trasversali e tecniche che risulteranno loro utili una volta concluso il percorso di formazione. All’interno della nostra Associazione, grazie soprattutto alla volontaria Marina Andalò che ci ha messi in contatto con le scuole superiori fiorentine, ci siamo resi disponibili per ricevere gli studenti interessati a compiere alcune delle loro ore di alternanza all’interno dell’ambito del sociale nel quale operiamo. Avvicinarsi ad una realtà come quella di un’Associazione di volontariato, crediamo possa rappresentare per loro un’occasione di arricchimento personale, di scoperta e di sensibilizzazione verso un mondo che, spesso, non è conosciuto fino in fondo. Ci auguriamo che tramite questo cammino le ragazze e i ragazzi che entreranno in Associazione si appassionino al mondo del volontariato, del sostegno al prossimo, della disponibilità all’aiuto e che, allo stesso tempo, possano coltivare le loro capacità in modo che possano essere utili quando entreranno in pianta stabile all’interno di un contesto lavorativo. Così, a partire da febbraio, sette ragazze hanno iniziato il loro percorso all’interno della Pubblica Assistenza di Tavarnuzze che, speriamo, possa farle crescere non solo come studentesse o lavoratrici, ma come Cittadine.
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