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TECAR TERAPIA – Cosa è? A cosa serve?

Da Dicembre presso gli Studi Medici della Pubblica Assistenza di Tavarnuzze sarà erogato il nuovo servizio di TECAR, LASER YAG E MAGNETO oltre a tutte le terapie già in fornitura all’utente. Oggi dedichiamo questa rubrica alla TECAR TERAPIA per capire meglio cosa sia e soprattutto gli ambiti di intervento della stessa.

La tecarterapia serve ad eliminare il dolore percepito dal paziente sin dalle prime sedute. L’impiego della tecar è molto utile nelle terapie riabilitative per il recupero di distorsioni, lesioni tendinee, tendiniti, borsiti, esiti di traumi ossei e legamentosi, distrazioni osteoarticolari acute e recidivanti, artralgie croniche di varia eziologia, nelle patologie muscolo scheletriche come contratture, stiramenti e strappi muscolari, miositi, patologie a carico delle capsule articolari, processi artrosici, lombalgie e sciatalgie, come indubbia è la sua utilità nei programmi riabilitativi post chirurgici, in particolare dopo interventi di artroprotesi.

Per la capacità di ridurre significativamente i tempi di riabilitazione e recupero, ha trovato le sue prime applicazioni nel mondo dello sport: centinaia di squadre professionistiche la utilizzano per permettere agli atleti di recuperare in tempi brevi e consentire allenamenti senza interruzioni per incidenti, edemi o problematiche da sovraffaticamento. Grazie ai risultati sul campo e numerosi studi clinici, il passo dalla medicina sportiva alla fisioterapia è stato breve.

La Tecar terapia è una terapia semplice e non invasiva: sollecita fortemente i meccanismi cellulari e incrementa l’attivazione dei naturali processi riparativi e antinfiammatori, agendo anche sugli strati più profondi. Grazie ai due sistemi, capacitivo e resistivo, la sua azione si può indirizzare alle fasce muscolari e ai sistemi vascolare e linfatico, o più in profondità su tendini, articolazioni, legamenti, cartilagini e tessuto osseo.

È possibile effettuare l’applicazione immediatamente dopo un trauma o nella fase acuta di un processo infiammatorio, garantendo così buoni risultati in tempi molto rapidi; il dolore diminuisce sensibilmente già dalla prima seduta, e si può associare alla terapia manuale o ad altre tecniche riabilitative. La Tecar terapia è particolarmente indicata per patologie riguardanti ginocchio, spalla, anca, caviglia, mani, colonna vertebrale, patologie dolorose infiammatorie osteoarticolari e muscolari, quali artrosi, lombalgie e sciatalgie, integrando l’intervento terapeutico nelle patologie osteoarticolari e muscolari cute e croniche. La stimolazione dei tessuti produce già dalla prima applicazione una sensibile diminuzione del dolore, incrementa la circolazione sanguigna, aumenta la tensione di ossigeno nella zona trattata, genera una vasodilatazione, riduce le contratture muscolari, facilita il riassorbimento degli edemi.

Il meccanismo d’azione: come funziona la Tecar Terapia?

A livello microscopico la cellula è come una pila elettrica, all’interno della membrana ha carica negativa e all’esterno positiva, la differenza di potenziale energetico deve avere un valore fisso in base al tipo di tessuto, ad esempio nel muscolo è di – 90 mV. A causa di un evento infiammatorio o traumatico questa differenza può diminuire fino a – 20/30 mV, provocando un cattivo funzionamento della cellula che ostacola la guarigione. La Tecar Terapia accelera i processi riparativi delle cellule grazie all’ attività stimolante esercitata sul potenziale di membrana cellulare, contribuendo così a una notevole riduzione dei tempi di recupero. Il funzionamento della macchina si basa sulla generazione di un campo magnetico ad elevata frequenza.  Sfrutta l’effetto del condensatore sul corpo umano, induce nel tessuto delle correnti di “spostamento” prodotte da un movimento alternato di cariche elettriche tramite ioni (molecole con una carica positiva o negativa). Un altro effetto che la macchina può produrre è l’iperemia, cioè l’aumento del flusso sanguigno nei tessuti che si stanno trattando, utile soprattutto per sbloccare articolazioni rigide dopo una lunga immobilizzazione, una contrattura, uno strappo muscolare e su alcune giunture del corpo.

Tecar può lavorare in due modalità: la modalità capacitiva e la modalità resistiva, attraverso due diversi tipi di elettrodi.

Nella modalità capacitiva si utilizza una serie di elettrodi rivestiti da un particolare materiale isolante ceramizzato. L’azione si concentra in prossimità dell’isolante, quindi nella zona sottostante l’elettrodo mobile e soprattutto a livello dei tessuti molli come ad esempio le masse muscolari, e il sistema vascololinfatico.

Nella modalità resistiva, utilizzando elettrodi non rivestiti, quindi non isolati, la concentrazione di cariche e quindi l’effetto biologico si verifica nei tessuti a più alta resistenza (in pratica i tessuti a minor concentrazione d’acqua) che si interpongono tra l’elettrodo mobile e la piastra di ritorno, vale a dire ossa, articolazioni, tendini, legamenti, cartilagini, etc. A seconda, perciò, della modalità con cui si lavora (capacitiva o resistiva) vi è la possibilità di agire in modo selettivo su tutti i tessuti biologici, sia quelli più superficiali sia quelli più profondi.

Rubrica in collaborazione con

Studi Medici Pubblica Assistenza Tavarnuzze

Erboristeria Il Ginkgo della Dott.ssa Rossana Parigi