TAVARNUZZE IN…FORMA – Focus Salute

Uno studio ha analizzato la durata media delle visite dal medico di base in diversi Paesi del mondo: si va da poche decine di secondi a oltre venti minuti.

Se la “visita dal dottore” è breve per antonomasia, ci si chiede come sia possibile che tra l’entrata e l’uscita dalla porta dello studio medico possano passare solo 48 secondi. Eppure questa è la durata media dei consulti dei medici di medicina generale in Bangladesh, Paese che in effetti detiene il record di brevità delle visite. A soggiornare di più nello studio del dottore sono invece gli svedesi, che vi trascorrono in media ventidue minuti e mezzo. La classifica della durata delle visite dai medici di medicina generale in vari Paesi del mondo è stata stilata in un serissimo studio pubblicato sul British Medical Journal Open. Seppur di grossolana qualità il tempo speso da un medico con i pazienti potrebbe essere uno degli indicatori della qualità delle cure.

CINQUE MINUTI, E VIA. Per analizzare più nel dettaglio il nesso tra durata delle visite e qualità dei sistemi sanitari, un gruppo di ricercatori di varie università inglesi ha preso in considerazione gli studi sulla lunghezza delle consultazioni in 67 Paesi, relativi complessivamente a 28 milioni e mezzo di visite. Tra i dati emersi c’è che, in media, quasi metà della popolazione mondiale (in 18 Paesi) entra ed esce in cinque minuti. In altri 25 Paesi, la visita dura tra i cinque e i dieci minuti.  L’Italia non è tra i Paesi considerati da questa ricerca (secondo altri studi la visita dal medico nostrano dura in media una decina di minuti).

PAESE CHE VAI… In fondo alla classifica della durata del consulto, oltre al Bangladesh, ci sono Cina, India e Pakistan. In questi Paesi, sottolineano gli autori, non c’è un sistema di appuntamenti e ai dottori capita di dover fare anche più di 90 visite al giorno, il che spiega la brevità. Altri fattori possono influenzare la durata di una visita: in Australia, per esempio, dopo 15 minuti si paga un sovrappiù, per cui la maggior parte delle visite finisce per rientrare nel range “standard”.

In cima alla graduatoria, invece, dopo la Svezia, ci sono Paesi assai diversi tra loro, come Stati Uniti, Bulgaria, Norvegia, Finlandia e Russia. Seguono ancora la Francia, la Svizzera, il Canada e il Portogallo, tutti con tempi superiori ai 15 minuti. Lo studio rileva però anche che, a dispetto di quella che è la percezione comune, in diversi Paesi sviluppati, per esempio Stati Uniti e Gran Bretagna, il tempo della consultazione si è allungato, invece di diminuire.

LE CONSEGUENZE PER MEDICI E PAZIENTI. Dall’analisi sono emersi diversi elementi interessanti. La lunghezza della visita è associata in modo significativo con la spesa sanitaria pro capite, con il numero dei medici di medicina generale rispetto alla popolazione, con l’insoddisfazione e lo stress dei medici stessi. Più a sorpresa non sembra avere relazione con il numero delle visite che ogni paziente fa in un anno, o con il numero degli esami diagnostici prescritti, mentre in genere si tende a pensare che la brevità delle visite porti più di frequente il medico generico a indirizzare il paziente verso altri specialisti o esami “inutili”.

Però, in accordo con altre ricerche, se la visita è breve il medico tende a prescrivere più farmaci e antibiotici, anche quando potrebbe non essere il caso.

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